L'eterno dilemma: Ma la saponetta è igienica?
Ad una prima impressione si può pensare proprio che nella saponetta siano annidati una quantità superiore di germi e batteri rispetto all’ utilizzo del classico sapone liquido.
Niente di più falso!
“La saponetta non è igienica”, ecco il pensiero che turba ogni persona sul pensiero di utilizzarla.
La superficie dell’erogatore del sapone liquido raccoglie lipidi, zuccheri, germi e virus, oltre a tanta polvere. Non solo, con la complicità dell’umidità, diventa un ideale terreno di coltura per i germi.
Al contrario, passando la saponetta sotto l’acqua corrente le tracce di sporco vengono lavate via e sciacquandola dopo ogni utilizzo evitiamo la contaminazione.
Piuttosto conta di più il modo in cui la conserviamo: Il sapone solido teme l’umidità, per questo è molto importante dopo averla usata lasciar scorrere l’acqua sulla saponetta e lasciarla asciugare all’aria senza acqua stagnante magari su un piattino portasapone in posizione verticale e riponendola in un contenitore solo una volta asciutta.
Non solo maggior igiene ma anche natura ed ecosostenibilità
I saponi solidi, nei casi in cui siano realizzati con ingredienti 100% naturali, oltre ad essere ugualmente igienici e garantire un livello di pulizia uguale se non migliore a seconda della formulazione, sono estremamente più ecosostenibili, grazie alla totale eliminazione della plastica del contenitore e alla mancanza di conservanti chimici, che risulterebbero inutili considerata l’assenza di acqua e quindi una maggiore durabilità del prodotto nella sua formulazione naturale. Il dispenser di sapone liquido, è solitamente di plastica e non viene mai o quasi mai riutilizzato. La maggior parte dei consumatori infatti, quando deve acquistare il sapone, compra sempre anche il dispenser senza tenere presente la possibilità di acquistare solamente il “filler”.